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La vita di San Gaspare del Bufalo

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Serie di santini dedicati alla vita di San Gaspare del Bufalo

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Xsa-89-01 Vita di S. San GASPARE del BUFALO FONDATORE MISSIONARI PREZIOSISSIMO SANGUE BIOGRAFIA
89-01 Vita di S. San GASPARE del BUFALO FONDATORE MISSIONARI PREZIOSISSIMO SANGUE BIOGRAFIA

89-01 Vita di S. San GASPARE del BUFALO FONDATORE MISSIONARI PREZIOSISSIMO SANGUE BIOGRAFIA
Breve nota biografica di S. Gaspare.
S. Gaspare del Bufalo nacque a Roma il 6 gennaio 1786 da genitori di modesta condizione e fin dalla più tenera infanzia, seguendo l'insegnamento materno, dimostrò una grande devozione soprattutto per le sofferenze di Gesù che si sforzava di imitare anche con penitenze inadatte alla sua età. Dopo gli studi presso gli scolopi e dopo aver frequentato l'università gregoriana, fu ordinato sacerdote non senza la sua riluttanza ad assumere un compito che giustamente egli riteneva di grande responsabilità. Ancor prima si era comunque dedicato all'assistenza ai più bisognosi della grande città, dai senzatetto ai "barozzari" ai corrigendi. Una volta prete Gaspare si sentì animato dalla volontà di predicare il Vangelo al popolo spesso incolto e privo dei rudimenti della religione. Dovette però affrontare dapprima gli eventi dell'invasione napoleonica di Roma che lo fecero finire in carcere per la sua fedeltà al papa, e poi la malevolenza di quei membri della corte pontificia che non gradivano le novità della sua predicazione missionaria. Riuscì comunque a superare ogni difficoltà e a dar vita alla Congregazione maschile dei Missionari del Preziosissimo sangue e a quella femminile delle Suore Adoratrici. Dopo una vita tutta spesa nell'amore del prossimo, nella predicazione in decine di località dello Stato Pontificio e illustrata da singolari prodigi, si spense a Roma nel 1837. Gaspare del Bufalo fu beatificato nel 1904 e canonizzato nel 1954.
Xsa-89-02 Vita di S. San GASPARE del BUFALO NASCE A ROMA DA ANTONIO E ANNUNZIATA QUARTIERONI
89-02 Vita di S. San GASPARE del BUFALO NASCE A ROMA DA ANTONIO E ANNUNZIATA QUARTIERONI

89-02 Vita di S. San GASPARE del BUFALO NASCE A ROMA DA ANTONIO E ANNUNZIATA QUARTIERONI
S. Gaspare nasce a Roma nel 1786
Gaspare nacque a Roma il 6 gennaio 1786 da Antonio del Bufalo e Annunziata Quartieroni nella parrocchia di S. Prassede, presso la basilica di S. Maria Maggiore. Fu battezzato il giorno successivo alla nascita perché la sua debole costituzione faceva temere per la sua vita. I genitori erano di modesta condizione e nel 1787 il padre fu assunto come sottocuoco a palazzo Altieri, accanto alla chiesa del Gesù, dove la famiglia si trasferì. Quando Gaspare divenne conosciuto a Roma, ci fu chi volle collegare la sua genealogia con quella dei marchesi del Bufalo, ma egli replicava con modestia ricordando di essere soltanto figlio di un servitore.
Xsa-89-03 Vita di S. San GASPARE del BUFALO GUARISCE DA GRAVE MALATTIA AGLI OCCHI
89-03 Vita di S. San GASPARE del BUFALO GUARISCE DA GRAVE MALATTIA AGLI OCCHI

89-03 Vita di S. San GASPARE del BUFALO GUARISCE DA GRAVE MALATTIA AGLI OCCHI
All'età di un anno e mezzo, S. Gaspare guarisce da grave malattia agli occhi per intercessione di S. Francesco Saverio.
All'età di un anno e mezzo il piccolo Gaspare fu colpito dal vaiolo, malattia allora molto diffusa in quanto la vaccinazione, se pure era già stata scoperta, non era ancora praticata se non in cerchie ristrette e certamente non nello Stato Pontificio che, dal punto di vista sanitario, si trovava in condizioni di grande arretratezza. Il morbo infierì sul bambino in forma particolarmente devastante tanto che il pus degli esantemi gli penetrava negli occhi mettendo a rischio la sua vista. La madre, dopo aver fatto ricorso ai modesti mezzi curativi umani che la medicina poteva allora proporre e che si rivelarono inutili, invocò l'intercessione di S. Francesco Saverio il cui braccio si conserva nella chiesa del Gesù. Immediatamente la malattia allentò la sua virulenza e presto il bambino fu fuori pericolo. Gaspare conservò sempre grande devozione per l'apostolo delle Indie al quale in seguito affidò la protezione della congregazione da lui fondata.
Xsa-89-04 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI PALAZZO ALTIERI
89-04 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI PALAZZO ALTIERI

89-04 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI PALAZZO ALTIERI
S. Gaspare distribuisce il suo cibo ai poveri che attendono sotto le finestre di palazzo Altieri.
La famiglia di S. Gaspare viveva a palazzo Altieri dove il padre lavorava nelle cucine e sotto le finestre del palazzo si radunavano alle ore dei pasti numerosi poveri. Questi avevano scoperto la disponibilità del giovane Gaspare a venire in loro aiuto e quindi avevano preso l'abitudine di bussare alla finestra del ragazzo per farsi dare da mangiare. Gaspare infatti si privava di parte del suo cibo, rinunciando spesso ad un pasto, per soccorrere la loro miseria. Pur vivendo in un palazzo, anche se in un modesto appartamento per la servitù, Gaspare conservò la povertà di spirito e una semplice condotta di vita. A 11 anni, dopo accurata preparazione spirituale, ricevette la prima comunione e si pose sotto la guida dello zio Eugenio Pechi abate di S. Croce in Gerusalemme e del teologo Giovanni Marchetti. Animato dal desiderio di unirsi alle sofferenze di Gesù, usava un cilicio con punte acuminate fino a che fu scoperto dalla madre e quella penitenza impropria per la sua età non gli fu proibita dal confessore.
Xsa-89-05 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIPETE AI COETANEI LE PREDICHE
89-05 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIPETE AI COETANEI LE PREDICHE

89-05 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIPETE AI COETANEI LE PREDICHE
Nelle vie di Roma S. Gaspare ripete ai coetanei le prediche ascoltate nella chiesa del Gesù.
Il giovane Gaspare frequentava con assiduità la chiesa del Gesù, dove si tenevano solennissime funzioni, particolarmente in occasione delle Quarantore, ma soprattutto per ascoltare le prediche che vi tenevano i massimi oratori sacri del tempo. Grande era l'emozione suscitata nel ragazzo da quelle omelie che si imprimevano nel suo animo, tanto che poi si sforzava di riproporle, usando una sedia come pulpito, ai suoi piccoli amici, dando loro l'esempio della penitenza con il percuotersi le spalle con una disciplina. Era una sorta di precoce addestramento a quello che diventerà uno dei principali strumenti del suo apostolato: il ministero della parola.
Xsa-89-06 Vita di S. San GASPARE del BUFALO A 12 ANNI INDOSSA L'ABITO ECCLESIASTICO E SI DISTINGUE
89-06 Vita di S. San GASPARE del BUFALO A 12 ANNI INDOSSA L'ABITO ECCLESIASTICO E SI DISTINGUE

89-06 Vita di S. San GASPARE del BUFALO A 12 ANNI INDOSSA L'ABITO ECCLESIASTICO E SI DISTINGUE
All'età di dodici anni S. Gaspare indossa l'abito ecclesiastico e si distingue per la sua intelligenza e bontà.
L'educazione di Gaspare fu affidata ad un maestro quando il piccolo ebbe l'età di 6 anni e, dopo che ebbe imparato a leggere e scrivere, a 7 anni cominciò ad andare alla scuola degli Scolopi che frequentò poi assiduamente e con profitto. A dodici anni ottenne di poter vestire l'abito clericale del quale andava molto orgoglioso, cercando con adeguato comportamento di far onore alla veste, tanto che cominciarono a chiamarlo il Santarello e a paragonarlo a S. Luigi Gonzaga per la purezza dei costumi e per la grande pietà. Dalla scuola passò al Collegio Romano, ossia l'Università Gregoriana dove si impegnò con totale dedizione allo studio, frequentando i corsi di retorica, filosofia, teologia dogmatica e morale, sacra scrittura, storia ecclesiastica e lingua ebraica. Privatamente prendeva poi lezioni di sacra eloquenza preparandosi così al ministero della parola che sarà il suo principale strumento di apostolato.
Xsa-89-07 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI
89-07 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI

89-07 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DISTRIBUISCE CIBO AI POVERI
Il giovane S. Gaspare distribuisce il cibo ai poveri che affollano la Roma del 1800.
Nel primo 800 Roma era una città di grandi contraddizioni: allo splendore della corte papale e allo sfarzo dell'aristocrazia si contrapponeva la spaventosa miseria di gran parte della popolazione, spesso priva di abitazione e di qualsiasi risorsa economica. Il giovane Gaspare, che era ormai un chierico, senti come un obbligo evangelico quello di prendersi cura di questi diseredati. Uno dei mezzi che escogitò per soccorrere la loro miseria fu quello di organizzare delle periodiche distribuzioni di cibo per le strade della città. Egli si meritò così l'amore che i poveri sempre gli portarono per tutta la sua vita e l'ammirazione di ogni ceto sociale che vedeva in lui l'apostolo della misericordia divina.
Xsa-89-08 Vita di S. San GASPARE del BUFALO ISTRUISCE I BAROZZARI CAMPO VACCINO FORO ROMANO
89-08 Vita di S. San GASPARE del BUFALO ISTRUISCE I BAROZZARI CAMPO VACCINO FORO ROMANO

89-08 Vita di S. San GASPARE del BUFALO ISTRUISCE I BAROZZARI CAMPO VACCINO FORO ROMANO
Non ancora sacerdote S. Gaspare istruisce i "Barozzari" che vendono il fieno al Campo Vaccino.
I Barozzari erano i contadini che ogni mattina dalla campagna portavano a Roma fieno e derrate alimentari per rivenderle nel Campo Vaccino, come allora si chiamava il Foro Romano. Ad essi si univano i manovali in cerca di lavoro e ne risultava un ambiente di degrado umano, non alieno da miscredenza e da bestemmie che attirò l'attenzione di Gaspare. Egli cominciò a frequentare il luogo senza farsi turbare dagli insulti e dagli sberleffi e finì per conquistare quegli uomini rudi istruendoli negli episodi evangelici e parlando loro dell'amore di Gesù che tutti accomuna. Ben presto Gaspare non solo fu bene accetto nel Campo Vaccino, ma vi era atteso con impazienza e, nonostante le opposizioni che incontrò da parte di ,chi aveva interesse a mantenere i poveri nell'ignoranza anche religiosa, l'evangelizzazione dei Barozzari divenne una opera fiorente.
Xsa-89-09 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIORGANIZZA L'OSPIZIO DI S. GALLA
89-09 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIORGANIZZA L'OSPIZIO DI S. GALLA

89-09 Vita di S. San GASPARE del BUFALO RIORGANIZZA L'OSPIZIO DI S. GALLA
S. Gaspare riorganizza l'ospizio di S. Galla per accogliere i barboni, offrire loro un piatto caldo e ospitalità.
Nel 1800, il 12 aprile, Gaspare ricevette la sacra tonsura e fu incaricato dal parroco di S. Marco che era la chiesa parrocchiale comprendente Palazzo Altieri in cui Gaspare aveva la sua residenza, di istruire i fanciulli nella dottrina cristiana. Oltre a questa attività che disimpegnò con impegno veramente apostolico, il giovane chierico si dedicò anche a svariati compiti caritatevoli tra i quali spicca il restauro dell'ospizio di S. Galla, ai piedi del Campidoglio, che era stato a lungo negletto ed era quasi in rovina. Con l'aiuto di generosi benefattori Gaspare ridette vita all'istituto e percorse le strade di Roma invitando i senzatetto a ricoverarsi in quel luogo dove trovavano cibo e assistenza. Giunse perfino a caricarsi sulle spalle gli infermi e i paralitici che non potevano raggiungere l'ospizio con i propri mezzi.
Xsa-89-10 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON I RAGAZZI DI S. BABILA CASA CORREZIONALE
89-10 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON I RAGAZZI DI S. BABILA CASA CORREZIONALE

89-10 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON I RAGAZZI DI S. BABILA CASA CORREZIONALE
S. Gaspare porta a passeggio i ragazzi della casa correzionale di S. Babila addolcendo il loro carattere violento.
La casa correzionale presso la chiesa di S. Babila raccoglieva i giovani traviati e turbolenti che all'interno dell'istituto non conoscevano se non la violenza dei guardiani. S. Gaspare fece anche di questi diseredati l'oggetto delle sue cure pastorali, guadagnandosi la loro fiducia e il loro amore, ottenendo il permesso di portarli fuori a passeggio e organizzando con loro e per loro degli spettacoli edificanti. Molti di questi giovani, una volta cresciuti e dimessi dal riformatorio, conservarono l'affetto per il loro maestro spirituale al quale si rivolgevano per ottenere quegli aiuti che consentissero loro di reinserirsi nel tessuto sociale con un lavoro.
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